martedì 9 settembre 2008

L'Unione Europea rinnova la black list delle compagnie aeree

La Commissione europea ha adottato da qualche mese l'ottavo aggiornamento della cosiddetta lista nera delle compagnie aeree alle quali viene imposto il divieto di volo nell'Unione europea per motivi di sicurezza.

Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione responsabile dei trasporti ha dichiarato che "si tratta di un altro passo importante nell'ambito dei continui sforzi intrapresi dalla Commissione per accrescere il livello di sicurezza dell'aviazione civile, nell'interesse di tutti i passeggeri. La Commissione proseguirà nella propria azione di cooperazione e di sostegno agli Stati, alle loro autorità dell'aviazione civile e alle loro compagnie aeree, per garantire che le norme sulla sicurezza aerea adottate a livello internazionale siano correttamente applicate.".

Con questo aggiornamento, la Commissione ha tolto il divieto operativo imposto al vettore aereo iraniano Mahan Airlines, in considerazione dei notevoli sforzi e dei progressi compiuti da quest'ultimo, verificati nel corso di una ispezione effettuata in loco in Iran.

In conseguenza dei preoccupanti risultati emersi dalle relazioni sulle ispezioni effettuate dall'Organizzazione internazionale per l'aviazione civile (ICAO) nel Gabon, la Commissione ha deciso di vietare ai vettori aerei di questo Stato di operare nella Comunità europea. Solo due vettori aerei — Gabon Airlines and Afrijet — che già operano nella Comunità, possono continuare le loro attività senza tuttavia la possibilità di espanderle e restando nell'ambito di un rigido regime di ispezioni sistematiche e rigorose effettuate prima dei voli.

La Commissione ha deciso di mantenere il divieto operativo su tutte le attività di Ukraine Cargo Airways in quanto questa compagnia non è stata ancora in grado di applicare con successo il proprio piano di azioni correttive. La Commissione ha inoltre ricordato alle autorità ucraine la necessità di rafforzare l'applicazione delle norme di sicurezza.

Nel caso dell'Indonesia, la Commissione e il Comitato per la sicurezza aerea, che è composto da tutti gli Stati membri dell'UE, hanno proceduto, dietro loro richiesta, all'audizione di tre compagnie aeree, Garuda, Mandala e Air Fast, nonché delle autorità indonesiane dell'aviazione civile. Seguendo il parere unanime del Comitato per la sicurezza aerea, la Commissione ha deciso che le autorità indonesiane non hanno ancora sviluppato e attuato un efficiente programma di sorveglianza per nessuno dei vettori posti sotto il loro controllo regolamentare. Inoltre, le azioni correttive dirette a sanare le carenze in materia di sicurezza riscontrate dalla Commissione e dall'ICAO non sono ancora state valutate da quest'ultima.

La Commissione ha inoltre esaminato il caso della Cambogia e delle Filippine: nel caso della Cambogia, l'autorità per l'aviazione civile di questo paese dovrebbe concordare con l'ICAO, entro settembre, una serie di azioni correttive appropriate per raddrizzare la propria situazione. La Commissione sollecita la Cambogia ad adottare tutte le misure necessarie per correggere, in modo efficiente, le questioni esistenti in materia di sicurezza prima del prossimo aggiornamento dell'elenco comunitario. Nel caso delle Filippine, la Commissione riconosce che il governo ha già adottato una serie di misure e lo invita a completare rapidamente la correzione delle carenze riscontrate nel sistema di sorveglianza in materia di sicurezza, per evitare di incorrere in possibili restrizioni da parte dell'Unione europea.

Infine, la Commissione ha esaminato le prestazioni in materia di sicurezza del vettore Yemenia Airways e ha deciso che quest'ultimo deve completare il proprio piano di azioni correttive entro la prossima riunione del Comitato per la sicurezza aerea.

Pertanto, attualmente, l'elenco comunitario impone un divieto operativo a tutti i vettori della Guinea equatoriale, del Kirghizistan, della Liberia, della Sierra Leone, dello Swaziland, della Repubblica democratica del Congo (RDC) e del Gabon, con l'eccezione di Gabon Airlines e Afrijet, le cui attività non possono superare il livello attuale. Inoltre, 8 vettori individuali sono sottoposti a divieto operativo totale nell'Unione europea.

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